Gita magica -- Michael e un amico, Alan.
Presentazione presso la Biblioteca di Ozzano dell'Emilia
tenuta magistralmente da Roberta Michelini
la quale ha presentato
"L'acqua degli uomini, l'acqua degli dei"
sistemi idrici al tempo dei Romani.
E' seguita la visita guidata agli scavi di Claterna.
http://www.civitasclaterna.org/pagine/attivita/eventi.html
Ogni ringraziamento a Roberta Michelini e all'Associazione Culturale Civitas Claterna, persone che lavorano con amore per divulgare e preservare i valori e le vocazioni artistiche, culturali, storiche, tecnologiche e paesaggistiche.
Importante: è possibile aiutare gli archeologi negli scavi e in altre attività associandosi all'Associazione Culturale Civitas Claterna
Terminata la visita a Claterna, attrezzati Michael e Alan con strumenti per la passeggiata, con bevande e con cibo è arrivata l'ora della visita libera e programmata, con tanto di avanscoperta descritta nel post precedente, e in un batter di ciglia si trovano in un luogo incontaminato e sconosciuto intriso di storia ed enorme mistero, di acqua e di cascatelle nelle quali guizzare liberamente.
Il miracolo
Con innata e stupefacente maestria si svincolano da cespugli e da rilievi difficili e faticosi, si lasciano trasportare dalla curiosità verso la storia e l'ambiente e dalla reciproca giocosa amicizia fatta di complicità e gentili sfide così da affrontare più agevolmente il complesso percorso. L'ambiente naturale, selvaggio all'estremo, diventa presto da ostile e temuto ad amico perché esso stesso è parte della loro essenza, la giovinezza genera l'adattamento istantaneo, la loro capacità di districarsi è palesemente innata e si percepisce che riconoscono una loro madre originale, madre natura.
L'apice dell'avventura si perfeziona nell'intridersi in acqua nella cascata meravigliosa e per decisione comune non fanno ne foto e ne video al fine di regalare al ricordo di questo giorno il segreto della vera bellezza. Il pensiero comune rimanda al miracolo della gioia che svanisce se è minimamente immaginato per essere esibito, il miracolo della gioia è personale, individuale e immateriale per questo non imprime le foto.
E ancora: l'aria, l'acqua, la luce, i colori, i luoghi, non sono il miracolo, gli ingegneri della gioia siamo noi.
E io rilevo tra me e me...
all'occorrenza si è scelto di produrre agricoltura su villaggi sepolti di origine Romana si è preferito trascurare il turismo e la cultura, si è investito del danaro per l'industrializzazione indiscriminata favorendo inquinamento, iniquità, lavoro utile ma dannoso e spesso dequalificante in un paese, il nostro, con ben altre vocazioni.
Vocazioni che con lungimiranza potevano generare salute, valorizzazione dell'individuo, riqualificazione e salvaguardia del territorio e tanto lavoro.
Le industrie inquinanti all'estremo, poste sulle coste, sono visioni del futuro palesemente superate da ridisegnare con immediatezza, vigore e fatica.
Fatica? Una frase semplice e intrigante è stata detta, non so se con malizia o ingenuità da un visitatore "ma come fai ad aiutare l'Associazione: se devi lavorare in fabbrica", ed io ho pensato tra me e me: in una fabbrica che oggi potrebbe chiudere da un giorno all'altro, il lavoro, spesso da precario, rende intorno i 1000 euro al mese, cosa c'è che non va in questo mio meraviglioso paese?
E' l'ora della lungimiranza e dell'ottimismo.
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